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Studentessa disabile fa scuola a casa, ma il tribunale vuole allontanarla dalla famiglia

L’avvocato della famiglia presenta un reclamo alla Corte d’Appello de L’Aquila

Pescara. Due occhi grandi e un sorriso disarmante, ha superato brillantemente l’esame da privatista di terza media con il massimo dei voti. Elisa, un nome di fantasia per una vicenda purtroppo reale, è una ragazza disabile serena, vive con la madre e il padre in una bella casa nella provincia di Pescara, una casa da dove il Tribunale dei minori dell’Aquila vuole allontanarla, accusando i genitori di evasione dall’obbligo scolastico.

“Quella di Elisa”, racconta l’avvocato pescarese Anna Olivieri, “è una delle 1.500 famiglie che in Abruzzo hanno scelto legittimamente il percorso dell’istruzione parentale, nello specifico l’istruzione familiare che non ha obbligo di iscrizione a una scuola pubblica e prevede un unico esame a fine ciclo, con il controllo diretto del sindaco del Comune di appartenenza”.

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